Questa pagina è periodicamente aggiornata. Ricordatevi di aprirla ogni tanto! Ogni vostro contributo in foto, pensieri e ricordi, sarà ben accetto e lo pubblicherò volentieri!
ABITI E MISES DA CERIMONIA
Quante volte abbiamo sfogliato l'album di nozze dei nostri genitori e delle cerimonie importanti nella vita. all'epoca il matrimonio era organizzato in un modo semplice, senza troppi fronzoli, non c'era per esempio il WEDDING PLANNER che va tanto di moda oggi. Sembra che oggi senza questa figura non si possa fare un bel matrimonio. Invece com'erano belli quelli di un tempo dove venivano coinvolte solo le persone intime della famiglia.
Il modello più prezioso e conosciuto è il vestito da sposa creato nel 1949 per il matrimonio di Linda Christian, celebrato a Roma, con il famoso attore di Hollywood Tyrone Power: evento che all’epoca ebbe straordinaria risonanza mediatica e contribuì all’affermazione dello stile delle Sorelle Fontana, e quindi del made in Italy, a livello mondiale.
La bella Susanna di Giovanna |
ABITI E MISES DA CERIMONIA
Quante volte abbiamo sfogliato l'album di nozze dei nostri genitori e delle cerimonie importanti nella vita. all'epoca il matrimonio era organizzato in un modo semplice, senza troppi fronzoli, non c'era per esempio il WEDDING PLANNER che va tanto di moda oggi. Sembra che oggi senza questa figura non si possa fare un bel matrimonio. Invece com'erano belli quelli di un tempo dove venivano coinvolte solo le persone intime della famiglia.
Penso all'abito di mia madre o di mia zia, sua sorella. Ricordo che avevano collaborato a cucirlo con la madre della loro migliore amica e vicina di casa. La signora Piera faceva la sartina e come regalo di nozze alle due sorelle, aveva regalato loro la fattura dell'abito. Sacrifici per mettere da parte i soldi e acquistare il rasatello, il macramè e il tulle per poterlo confezionare. Si sfogliavano le riviste di moda per copiare il modello e poi, via!!! All'opera di buona lena per imbastire, ritoccare, pieghettare.... e tanta trepidazione nel giorno della prova generale dell'abito.
Questa prima foto è dell'abito da sposa di mia zia che me lo ha regalato anni fa per il mio compleanno: originale come regalo non vi pare?
Eccolo in tutto il suo splendore!!! |
Il decolté è di pizzo macramè, ancora perfettamente conservato; sul retro una sfilza di bottoni piccolissimi ricoperti in taffetà, come la stoffa dell'abito.... una pazienza a cucirli tutti, mi racconta la mia cara zietta che oggi ha 84 anni! Devo confessarvi che ho cercato anche di indossarlo..... sì ciao!!!!! lei vestiva una 42 scarsa....... il periodo era quello immediatamente successivo alla guerra e allora si mangiava proprio pochino..... Non c'è stato niente da fare... non riuscirò mai ad indossarlo...... !
Audrey Hepburn |
Questo invece è l'abito creato dalle famose Sorelle Fontana di Roma, creatrici di esclusivi modelli di abiti da sposa per le dive del momento. Ecco la nostra cara Audrey nell'atelier romano per la prova... che emozione!
informazioni tratte dal sito
In questa rubrica c'è spazio ovviamente anche per gli abitini delle nostre bambole-spose e non può mancare quindi la foto di questo splendido modello creato dalla impareggiabile stilista della Furga, Tina Colombo.........
Ed ora parliamo di calze, soprattutto quelle di seta che indossavano le nostre mamme, prima dell'avvento dei collants. Erano indubbiamente un capo che non tutte potevano permettersi allora, dato il loro costo; però io ricordo che mia madre ne aveva qualche paio che metteva la domenica, con gli abiti più eleganti. Durante la settimana era diverso: andava a lavorare e doveva badare anche alla famiglia, alla casa.... i soldi erano pochini.
L'amica Annita mi ha inviato alcune foto della sua collezione di calze di seta vintage e, tra le cose mi scrive, una in particolare mi ha fatto ricordare gli anni in cui, per arrotondare lo stipendio di mio padre, mia madre rimagliava le calze di seta per le vicine, per le amiche e colleghe di lavoro. Mi ricordo il via vai di donne che venivano a casa la sera per portare le calze da rimagliare. Quasi tutte avevano il loro bel sacchettino di carta con dentro una o più calze. da rimagliare. Con quanta cura la mostravano alla mamma! proprio nel punto in cui era scesa la 'scurlera', cioè la maledetta smagliatura che doveva essere riparata.
Rivedo mia madre, chinata sul tavolo della cucina alla luce di una lampada, col suo bicchiere che reggeva la calza proprio nel punto della smagliatura e con il suo ferretto, rimagliava con estrema pazienza la smagliatura.
Il ferretto era una specie di uncinetto sottilissimo, tipo questo della foto:
Un altro appuntamento importante nella nostra vita è sicuramente quello della Prima Comunione e Cresima; io ricordo che si celebravano entrambi a poche settimane di distanza l'una dall'altra. Che candore e semplicità. Ricordo che il mio abito lo avevamo comprato a Milano in un negozio specializzato per abiti da cerimonia che si chiamava "All'Onesta' ", credo non ci sia nemmeno più! Si trovava in Corso Buenos Ayres e ci andavamo con la corriera..... Ricordo anche che per ogni acquisto veniva regalata una bamboletta vestita da Prima Comunione a tutte le bambine. Chissà che fine avrà fatto anche quella bambola. Qualcuna di voi ricorda qualcosa di simile anche nelle vostre città?
Eccomi con l'abitino....
La mia mamma, passato qualche mese dalla cerimonia, me lo aveva accorciato per potermelo far indossare in altre occasioni importanti; invece della sottoveste bianca, me ne aveva fatte altre due in rosa e azzurro, per dare un bell'effetto di colore in trasparenza.....
In questa rubrica c'è spazio ovviamente anche per gli abitini delle nostre bambole-spose e non può mancare quindi la foto di questo splendido modello creato dalla impareggiabile stilista della Furga, Tina Colombo.........
Aspetto i vostri contributi per continuare ad arricchire questa rubrica, coraggio andate a scartabellare l'album di foto di famiglia!!!!
Adesso vi presento la mia splendida Simona dai capelli dorati con il suo abito da sposa modello ENTUSIASMO.
ANCHE LE CALZE AVEVANO IL LORO FASCINO
Ed ora parliamo di calze, soprattutto quelle di seta che indossavano le nostre mamme, prima dell'avvento dei collants. Erano indubbiamente un capo che non tutte potevano permettersi allora, dato il loro costo; però io ricordo che mia madre ne aveva qualche paio che metteva la domenica, con gli abiti più eleganti. Durante la settimana era diverso: andava a lavorare e doveva badare anche alla famiglia, alla casa.... i soldi erano pochini.
L'amica Annita mi ha inviato alcune foto della sua collezione di calze di seta vintage e, tra le cose mi scrive, una in particolare mi ha fatto ricordare gli anni in cui, per arrotondare lo stipendio di mio padre, mia madre rimagliava le calze di seta per le vicine, per le amiche e colleghe di lavoro. Mi ricordo il via vai di donne che venivano a casa la sera per portare le calze da rimagliare. Quasi tutte avevano il loro bel sacchettino di carta con dentro una o più calze. da rimagliare. Con quanta cura la mostravano alla mamma! proprio nel punto in cui era scesa la 'scurlera', cioè la maledetta smagliatura che doveva essere riparata.
Rivedo mia madre, chinata sul tavolo della cucina alla luce di una lampada, col suo bicchiere che reggeva la calza proprio nel punto della smagliatura e con il suo ferretto, rimagliava con estrema pazienza la smagliatura.
Il ferretto era una specie di uncinetto sottilissimo, tipo questo della foto:
".....Firenze ai tempi in cui ero studentessa era una miniera di cose belle! Una tradizione di alto artigianato e di gusto per la bellezza e la raffinatezza in ogni piccolo dettaglio. Guardate queste calze che comprai allora (e le portavo anche!), perfino le confezioni erano deliziose. Già allora erano rimanenze e non erano più in produzione, era già iniziata l'era del collant industriale. Anche qui peccato che non possiate "sentire" al tatto l'incredibile finezza e trasparenza date dal filato in nylon puro. Allora c'era perfino un piccolo laboratorio dove una signora le rammendava, avete capito bene, rammendava a mano delle calze di nylon impalpabili e il rammendo, fatto con uncinetti microscopici non si vedeva! Quelle di Lanvin e Balmain invece sono in filato di seta pura, meno trasparenti ma con un delizioso effetto "moiré", e anche qui...che confezioni.... notato il disegno della mannequin con manicotto?"
LA MANNEQUIN COL MANICOTTO (Pierre Balmain) molto belli anche i caratteri tipografici! |
sono dei bei ricordi cara Annita! Erano molto belle anche le confezioni, molto raffinate!
Ecco alcune pubblicità di calze trovate sul web, che si potevano vedere sulle riviste di moda:
PUBBLICITA' DEL CALZIFICIO FAMA |
Grazie ancora Annita per la collaborazione!
GUANTI E BON TON................
Nei miei ricordi di quando ero piccola, mi viene in mente mia madre che, prima di uscire, si metteva sempre il cappellino e i guanti, immancabili. Questo capitava soprattutto la domenica quando si usciva a passeggiare.... durante la settimana lei andava a lavorare alla SINGER, quindi aveva una mise diversa, ovviamente. Abiti più pratici, confezionati da lei di sera, con le sue sorelle. Gonne a pieghe, una camicettina e via....
Vi ricordate il famigerato vestito della festa?
In settimana solo grembiulini pratici, ma di domenica era un'altra cosa: scarpette di vernice, calzine di pizzo, gonnelline a pieghe e camicina in batista, bianca o in tono con la gonna.... e per i maschietti, anche il cravattino.
Ecco una delle mie foto, con mio fratello, per rendere l'idea.....
Vestiti della domenica...... |
Vestiti per giocare in cortile....notate il mio grembiulino a fiorellini.... |
Ma passiamo ora ai guanti di Annita, che tra l'altro mi scrive:
"Ecco cosa si vendeva in un banco al mercato di Vidiciatico dove andava in vacanza anche la piccola Barbara! I guanti sono in refe e non lavorati all'uncinetto ma annodati con la tecnica del vero filet che deriva dai nodi fatti per le reti da pesca, penso siano degli anni Trenta-Quaranta o forse ancora più antichi. I guanti in raso e pelle invece li ho comprati a Firenze ai tempi dell'Università: c'era (e credo ci sia ancora) un meraviglioso guantificio poco distante dal mercato del Porcellino lungo la via che sale a Ponte Vecchio. Peccato che non possiate toccare la pelle, è incredibilmente sottile e morbida! I miei preferiti sono quelli corti con il fiocchetto ricamato e quelli bianchi con la cerniera, molto anni '60, e in effetti quando frequentavo Architettura erano i primi anni '70...."
Continuando poi con l'argomento e tanto per non buttarci troppo giù, vi posto qualche considerazione 'simpatica' che ci farà sorridere un po', ma anche riflettere sull'importanza delle amicizie reali e, perchè no?, anche virtuali.
Ragazze, non vorremo mica diventare così vero? |
Quindi continuiamo tranquillamente a divertirci un po' con le nostre amiche Esse, e restiamo sempre ragazzine dentro!!!
Pensierino della domenica pomeriggio
"Le amiche sono come il reggiseno:
vicine al cuore …e sempre pronte a sostenerti !!!!"
Ringrazio Betty per il materiale!
INSERTO BEAUTY DEL CORRIERE DELLA SERA 11 NOVEMBRE 2010
Dall'inserto Beauty del Corriere delle Sera di qualche tempo fa stralcio qualche paragrafo:
"Voglia di buone maniere: il nuovo chic si ispira alle donne degli anni Cinquanta. "
Le icone di ieri come Doris Day, Audrey Hepburn, Franca Valeri hanno impersonato diversi stili di donna: la Precisina, la "Sabrina" del l'omonimo film, la Milanese snob.....
Mi è piaciuto molto anche l'articolo di Barbara Alberti a pag. 12 contro la chirurgia estetica.
Cito un passaggio: "la vecchiaia non è mai stata così brutta come quando si cerca di nasconderla".
E poi, tante pagine di "bla,bla,bla" sulle ultime novità del mondo virtuale: come ragionano le ragazzine di oggi? E poi un parere di Maria Rita Parsi, a pag. 27, che ha sempre degli ottimi consigli da dare alle mamme delle adolescenti e dei giovani in generale.
Pare che vada per la maggiore il taglio di capelli corto, alla maschietta (pag.25)...... però mi raccomando, piano con le forbici quando portate le vostre bambole dall'hairstylist!!!!!
Aspetto altri vostri contributi!
... to be continued.
Ciao Anna,hai avuto una bella idea,fa sempre piacere scambiasi informazioni sugli argomenti piu'svariati.Aproposito di capelli,puoi stare tranquilla,a me le bambole piacciono con i capelli lunghi per poterle pettinare.Non mi azzarderei mai a tagliarli a qualche bambola a meno che non fossero proprio irrecuperabili.Ho una Susan con i capelli rossi corti,che uso come modella.Buona giornata.Gemmarosa.
RispondiEliminapurtroppo ho perso il corriere della sera di ieri.... dimenticando e l ho dimenticato pure oggi di comprare il libro che inseriscono , sono dei libri sulla libertà di pensiero.... molto interessanti da voltaire a rousseau ...ecc.... è molto interessante la tua idea , anna , bisognerebbe forse reperire foto, immagini degli anni 60 ..o no? penso che si possa intervenire in tanti modi .... da brave croniste degli anni della nostra gioventù..un abbraccio
RispondiEliminaPER GEMMAROSA,
RispondiEliminasono contenta che questa rubrica ti piaccia.
In effetti i capelli lunghi si prestano a tante belle acconciature e tu sei bravissima!
Io ho fatto l'insano gesto di tagliarli alla mia Sheila perchè non riuscivo a pettinarla senza trovare ciocche di capelli sul pettine.
Ora ha un caschetto molto simpatico e la lascio così, mi piace!
Ti abbraccio
Anna
PER MARIA,
RispondiEliminapeccato tu non abbia comprato il CORRIERE. Anch'io lo compro al giovedì per i libri che sono veramente molto interessanti. Appena avrò tempo inserisco nella rubrica l'articolo di Barbara Alberti perchè condivido quasi tutto quello che dice sull'età.
Un abbraccio anche a te
Anna
è delizioso il tuo articolo di giorno 24 ... mi era sfuggito... grazie anna..la tua mamma , quindi, lavorava alla singer ..ecco da chi hai ereditato il tuo talento.... le mie zie , invece, facevano di tutto con una singere vecchio modello, pezzo raro adesso, soprattutto cappottini e vestitini deliziosi per noi....
RispondiEliminaCiao Maria,
RispondiEliminatroppo gentile! Tante di noi abbiamo imparato l'arte del cucito, della maglia ai ferri o all'uncinetto, proprio osservando le mamme che allora sapevano tutte arrangiarsi per cucire abiti e quant'altro per i figli e per abbellire la casa.
Ti abbraccio
anche io ricorso questo ferretto... aspetto di sistemare meglio la mia stampante e poi manderò anche io delle vecchie foto della mia cara mamma in mise anni 50 e piu indietro.... davvero un angolino pieno di teneri ricordi stai creando .....carissima .... la pazienza delle nostre mamme...il loro spirito di sacrificio....che nostalgia...grazie cara amica per cio che ci regali!
RispondiEliminaPER MARIA
RispondiEliminaCarissima, questa è la magia delle nostre bambole.... suscitare in noi immagini dell'infanzia: piccoli flash di ricordi, atmosfere che non torneranno mai più...e ora che si avvicina il Natale, come non ricordare l'attesa dei regali sotto l'albero o accanto alle statuine del Presepe.
Buona Immacolata anche a te e occhio alle indigestioni!
Baciotti
Anna
il vestito di tua zia è magnifico....che bel regalo che ti ha fatto....anche il vestito da sposa di mia madre è frutto di un grande lavoro ariginale delle donne della mia famiglia e lo conservo come un tesoro di cui sono gelosissima..per non parlare del vestitino di mia sorella..uguale in tutto e per tutto ad una sposina..il mio, essendo piu giovane, era una banale "tunichetta"... ti manderò delle foto, cara annina , un bacione enormeeeeeeeee
RispondiEliminaeh si, Anna...quando ancora andava di moda "l'essenziale", la semplicità e l'essenza del buon vivere! Oggi è tutta "scena" e apparenza...tutto rigorosamente frivolo e superfluo!!!! Evviva il sano vintage!!!!!Evviva il retaggio familiare!!!!
RispondiEliminaBaci !!!! :)
troppo belli lei e suo fratello mi stanno venendo quasi le lacrime agli occhi
RispondiEliminaGrazie di cuore, torna ancora a trovarci! come ti chiami?
EliminaAnna
grazie a te comunque mi chiamo alessia
RispondiEliminaCiao Alessia,
Eliminapiacere di conoscerti e grazie per essere ritornata qui!
Alla prossima,
Anna
piacere tutto mio e ancora complimenti al più presto
RispondiElimina...che belle queste foto sulla moda passata, sulle calze e le loro buste, mi sembra di rivedere mia madre mentre le acquistava. Grazie per questo regalo!
RispondiEliminaCiao, sono contenta di averti evocato ricordi del passato.... Torna a trovarci e metti il tuo nome!
EliminaA presto e grazie per essere passata di qua. Unisciti al blog!
Anna
ciao mi sono appena iscritta a questo fantastico blog,e vorrei inviare le foto delle mie pupe ma non so come si fa ^^ potete aiutarmi?
RispondiEliminaBellissima la tua pagina ricordo le mise di mia mamma e quante volte mi mettevo e rimettevo i suoi morbidissimi guanti di pelle!! i sandali e le borsette dell'epoca e poi giravo per la camera da letto..che bei ricordi! Ho le foto del matrimonio dei miei genitori con il vestito lungo di mia mamma fatto a mano e l'auto 1100 ornata di fiori.... era il 1955! Ciao Arianna.
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